venerdì 10 febbraio 2017

"Cuoppo" che passione !




 




FOOD

A Salerno, a Cetara, ad Agropoli ... ovunque, sotto un cielo salernitano non si può resistere al "Cuoppo", frittura di pesce da passeggio.  La nuova tendenza dettata dalle nuove attività commerciali, invita proprio a passeggiare  tra le strade della movida  o le stradine delle località costiere, gustando qualcosa di davvero squisito !




                                                          
Il  "Cuoppo" o "cuoppetiello",  è un  cartoccio di frittura di pesce fresco che trova le sue radici nella cucina popolare napoletana. La tradizione colloca i fritti napoletani  nel Dopoguerra. Chi non ricorda la splendida Sofia Loren nel capolavoro di De Sica "L'oro di Napoli" in cui, però, frigge ... pizze?

Da allora, mode e tendenze ...fino al  "cuoppo" di mare.

Il "cuoppo" è un involucro in cartapaglia, arrotolato a forma di cono, ottimo per contenere i fritti, per assorbirne l'olio residuo, per mantenerne il contenuto  caldo.


Il pesce d'altro canto, ben asciugato, va passato nella farina rigorosamente di semola di grano duro e gentilmente fritto in olio extravergine di oliva  per conferire al pesce l'aspetto croccante e dorato fuori, mantenendo il cuore tenero. Dopo va passato nel colafritto napoletano con foglio assorbente.






Dai calamari alle seppioline, dalle alici ai  gamberetti, a qualche pezzo di baccalà, pescato del giorno o  di paranza, dal nome della barca utilizzata per questo tipo di pesca, con merluzzetti, triglie e sogliolette, il cuoppo va assaporato con un pizzico  di sale e ...  "frijenno magnanno" !!








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